Agnone non dimentica le vittime dell’Olocausto: la LND Molise celebra la Giornata Internazionale della Memoria 2024

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Il 27 gennaio 2024 alle ore 10.30 presso la Sala Consiliare del Comune di Agnone (IS), in occasione della Giornata Internazionale della Memoria, alla presenza delle autorità istituzionali locali, sportive e religiose, il Comitato Regionale Molise della Lega Nazionale Dilettanti, in collaborazione con la Pol. Olympia Agnonese ha promosso una giornata di riflessione per non dimenticare la tragedia dell’olocausto e della deportazione degli ebrei nei campi di concentramento, al fine di mantenere sempre vivo nei giovani il ricordo di quanto accaduto.

Ospiti e relatori del momento di riflessione, il Prof. Francesco Mazziotta che ha raccontato la tragedia di quei terribili anni e la Prof.ssa Paola De Simone, che, da alunna dell’Istituto di Istruzione Secondaria di Agnone nell’ anno scolastico 2000/2001, ha collaborato nella raccolta della documentazione e delle testimonianze del libro “I campi di concentramento nel Molise. San Bernardino e i confinati politici ad Agnone”, curato dal Prof. Francesco Paolo Tanzj, ricordando i cinque campi di concentramento in Molise, quelli di Agnone, Isernia, Bojano, Vinchiaturo e Casacalenda.

Proprio ad Agnone, lo Stato Italiano istituì, il 14 luglio 1940, un campo di concentramento, l’ex convento San Bernardino, un luogo di detenzione per ebrei, rom, sinti e cittadini di nazioni nemiche. Un anno dopo, divenne – questa la dicitura del Ministero dell’Interno – “campo di concentramento per zingari” con una capienza di 150 persone. Alla fine della guerra fu adibito a convitto e, dal 1970 ad oggi, è una casa di riposo per anziani.

Presente al momento di riflessione “Per non dimenticare”, il Responsabile Area Sociale e Vice Presidente della LND Molise, Domenico Santorelli, unitamente al Vice Presidente Vicario Miguel Mastrangelo, i quali hanno sottolineato la mission della Lega Nazionale Dilettanti in questa giornata in cui si vuole rimarcare con un monito le nuove generazioni, affinché, abbracciando i valori dello sport, non cedano mai a sentimenti di indifferenza e di odio; una memoria da non perdere per imparare a non commettere più gli stessi errori. Il Responsabile Area Sociale Santorelli ha sottolineato, inoltre, tutte le iniziative del Dipartimento Nazionale LND per il sociale, alcune già svolte, volte a sensibilizzare i ragazzi su vari temi importanti che vanno dalla salute al bullismo, dal razzismo alla disabilità. 

Alla presenza di un pubblico numeroso, attento e commosso,  alcune studentesse dell’Istituto di Istruzione Superiore di Agnone, hanno narrato le storie di quattro campioni nello sport e nella vita, vittime di sofferenza e di tortura insieme ad altri sessantamila atleti: Arpàd Weisz, Vittorio Staccione, Orazio Coroliano Perioli e Carlo Castellani, che hanno perso la vita nei campi di concentramento.  In ricordo di questi talenti, la Lega Nazionale Dilettanti del Molise, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti (ANED), ha donato ai circa quaranta giovani atleti presenti, della Pol. Olympia Agnonese, le figurine dei calciatori di cui sono state raccontate le vite.

Un momento forte quello vissuto nella Sala Consiliare di Agnone, che ha riportato in vita il dolore e il martirio che hanno segnato una delle pagine più buie della storia mondiale dell’umanità.

Per questa importante giornata, la Lega Nazionale Dilettanti ha invitato, altresì, tutte le società sportive a leggere il messaggio prima dell’inizio di tutte le gare dei Campionati dilettantistici in programma da venerdì 26 a domenica 28 gennaio 2024:

"#InDifesaDellaMemoria La Lega Nazionale Dilettanti ricorda tutte le vittime innocenti che, in seguito alla deportazione e senza colpa, persero la vita nei campi di concentramento. Treni carichi di uomini, donne e bambini partirono per non tornare più, dando inizio ad una delle pagine più ignobili della storia dell’umanità.

Difendiamo la memoria affinché le nuove generazioni non dimentichino, perché “quelli che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo”.

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